Africa

L’Africa si estende su una superficie di oltre 30 milioni di km quadrati e rappresenta circa il 20% delle terre emerse.
Separata dall’Asia dall’istmo di Suez (divenuto canale nel 1869), è lambita a oriente dal Mar Rosso e dall’oceano Indiano, a occidente dall’oceano Atlantico e a settentrione dal mar Mediterraneo. Le coste, talvolta alte e scoscese, talaltra basse e paludose, hanno un andamento compatto e lineare. In una generale carenza di isole e articolazioni, spiccano, da un lato, le rientranze del Golfo di Guinea e delle due Sirti, dall’altro, la grande ed incantevole isola Madagascar, al largo della costa orientale.
Il territorio africano è quasi interamente compreso tra i due tropici ed è caratterizzato da un clima molto caldo, con temperature elevate durante tutto l’anno ed una bassa escursione termica stagionale. Fanno eccezione l’area mediterranea e la regione del Capo, a meridione.
Alla zona equatoriale, dove le precipitazioni sono abbondanti durante tutto l’anno, si contrappongono le vaste aree desertiche del Sahara e dell’Africa australe.
Il paesaggio spazia dal deserto alle foreste pluviali, passando per la savana, regno dei grandi felidi. La popolazione africana è fortemente eterogenea; in generale, le popolazioni bianche sono concentrate a nord del Sahara, mentre l’area sub-saharaiana è abitata principalmente da popolazioni nere.
La dispersione delle zone abitate ha favorito un’accentuata frammentazione linguistica. Alle lingue locali, che superano il migliaio, si affiancano, e talvolta sovrappongono, quelle europee, principalmente il francese, l’inglese ed il portoghese, diretta conseguenza del dominio coloniale.
Colonialismo, soprusi e sfruttamento hanno segnato profondamente l’Africa, determinando ancora oggi guerre, emarginazione e sottosviluppo.
Le condizioni variano da luogo a luogo, e bisogna tenerne conto se si organizza un viaggio alla scoperta del continente nero. Come pure bisogna considerare, e non sottovalutare, un pericolo che si annida dovunque: il ‘mal d’Africa’…