13 Settembre 2015

Un viaggio toccante nella capitale portoghese, tra il suono vibrante dei vaporetti e il ritmo malinconico del fado

Città dal fascino irresistibile, Lisbona ammalia i suoi visitatori con la sua aura malinconica e il suo muoversi al ritmo del fado, mentre i vaporetti attraversano il grande estuario del Tago, i tram si inerpicano sulle strette viuzze dei colli e tra le case colorate dei quartieri più antichi si diffonde l’odore del baccalà.

Lisbona è tutto questo ed anche di più, una poesia vivente che profuma di una storia millenaria fatta di navigatori, di marinai, di distruzione e ricostruzione, di oppressione e libertà; è una città che, pur essendo europea, appare sospesa tra l’Europa e l’America, come se quell’enorme oceano che separa i due continenti fosse in realtà un filo mai del tutto spezzato.

Capitale e città più importante del Portogallo, adagiata sulle sponde del fiume Tago, Lisbona conta poco più di mezzo milione di abitanti, un numero in diminuzione da trent’anni a questa parte, a riprova che sono sempre più lontani i tempi in cui questa era una delle più importanti città europee, in virtù della sua posizione strategica per le rotte mercantili verso le Americhe e di scalo intermedio tra il Mediterraneo e il nord Europa.

Di qui passarono i Cartaginesi e i Romani, ma percorrendo le stradine del quartiere di Alfama sono evidenti le tracce della lunga dominazione araba, che hanno segnato profondamente la struttura architettonica e spirituale nella città. Dopo la riconquista cristiana e dopo la scoperta del Nuovo Mondo, Lisbona divenne una città attiva e prosperosa, con oltre 250.000 abitanti, fino a quando il tremendo terremoto del 1755, seguito da un devastante tsunami, la distrusse quasi completamente lasciando in piedi solo il quartiere di Alfama.

Gran parte della città attuale risale quindi proprio a quel periodo di ricostruzione; lo stupendo centro storico catapulta il turista nei primi anni dell’800. La maestosa Rua Augusta, dalla quale si dipanano numerose strade laterali, con i suoi palazzi in stile art nouveau, regala un incantevole spettacolo. Tra le tante antiche bellezze, ad un osservatore attento non sfuggirà un’opera meno conosciuta, quasi nascosto tra le vie della Baixa e partorita dal genio di Gustave Eiffel: l’Elevador de Santa Justa. La Baixa, per l’appunto, è il quartiere che, insieme al Chado e al già citato Alfama rimasto miracolosamente illeso all’evento sismico, costituì il punto di partenza della nuova Lisbona, quella che si apprestava ad affrontare l’era moderna.
Da qui partono i vaporetti che portano sull’altra sponda del Tago, verso Cachihas e Porto Brandao, dove una tappa è d’obbligo per gustare dell’ottimo baccalà, che qui è una vera e propria istituzione.

Il quartiere di Alfama è invece in chiaro stile arabeggiante, con strade strette e splendide terrazze panoramiche con vista sulla città e sul fiume. Alle spalle si erge fiero il Castello di Sao Jorge, con le sue torri e gli antichi cannoni che un tempo difendevano la città.
Dall’altro lato, rispetto alla Baixa e al Chado, sorge la collina dove si è sviluppato il quartiere di Barrio Alto, quello dove si svolge la vita notturna cittadina. Qui le strade brulicano di gente fino all’alba e dalle taverne risuona il canto malinconico del fado. E’ in questo luogo che i giovani portoghesi, un tempo non tanto lontano, partorirono la rivoluzione dei garofani che mise fine all’Estado Novo, liberando Lisbona e il Portogallo tutto dall’ombra della dittatura fascista.

Chi visita Lisbona non può non prendere almeno una volta il tram 28, ancora perfettamente conservato così com’era alla fine dell’800, che consente di fare il giro dei colli della città e termina la sua corsa nella vicina Belem, dove si possono ammirare l’omonima torre, uno dei monumenti più famosi di Lisbona, e il Monumento alle Scoperte, dedicato ai grandi navigatori che sono passati di qua.

Per le escursioni in giornata nei dintorni della città è consigliatissima Sintra, autentica perla dell’architettura portoghese, nella quale è possibile ammirare il colorato Palacio Da Pena e il maestoso Castillo dos Mouros, oltre che la vicina spiaggia di Estoril, dove è ubicato lo storico autodromo che ha ospitato numerosi Gran Premi di Formula Uno. A una mezz’ora di viaggio da Lisbona, verso nord, c’è il Cabo da Roca, uno splendido promontorio verdeggiante che ha la peculiarità di essere il punto più ad ovest di tutta l’Europa continentale.

Ma il fascino di Lisbona è soggettivo, e vi ammalierà nei piccoli dettagli. E se avete ancora dubbi sul fatto che questa città meriti o meno una visita, siete certamente in errore…L’unico dubbio che dovreste avere è se avrete o meno voglia di tornare indietro una volta che sarete lì.

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