Bolsena e dintorni: come organizzare un weekend di primavera

15 Agosto 2019

La primavera chiama relax e voglia di sole, allora perché non organizzare un weekend fuori porta?

La primavera chiama relax e voglia di sole, allora perché non organizzare un weekend fuori porta? Il centro Italia offre diverse piccole località dal grande fascino, dove natura e storia convivono da secoli e rappresentano un connubio molto amato dai turisti italiani e stranieri. Oggi vogliamo parlarvi della Tuscia, ovvero quella zona dell’alto Lazio, al confine con la Toscana, che conserva tutte quelle caratteristiche che piacciono tanto al turismo di nicchia. Come già detto, trascorrere un weekend in Tuscia è senza dubbio una scelta intelligente se si è alla ricerca di relax e natura.

Bolsena

Una delle mete imperdibili per chi visita la Tuscia è certamente Bolsena, un piccolo centro alle falde dei monti Volsini, affacciato sull’omonimo lago, un bacino lacustre di origine vulcanica, tra i più estesi in Europa.

Bolsena è un paese incantevole, piccolo ma accogliente, caratterizzato dal borgo medievale (in parte anche rinascimentale), considerato tra i meglio conservati del Lazio. La Rocca è il fulcro di questo piccolo centro e si distingue per la particolare pietra (il tufo, molto abbondante in zona) dalle tonalità tendenti al rosa. I vicoli stretti, gli scorci caratteristici e i balconi fioriti vi faranno venir voglia di trasferirvici al più presto!

Un altro monumento rappresentativo di Bolsena è Rocca Monaldeschi, che accoglie il museo territoriale del lago, dove svettano due imponenti torri con tanto di stendardo comunale. Per accedere a Rocca Monaldeschi occorre attraversare un ponte levatoio, che consente anche di raggiungere i torrioni e ammirare il panorama da fiaba sul lago. Il museo territoriale del lago conserva reperti che risalgono all’epoca preistorica, etrusca e romana.

Per coloro che non vogliono rinunciare al contatto con la natura, Bolsena offre un lungo lago dove poter passeggiare in tranquillità e ammirare centinaia di ortensie in fiore che decorano il passeggio, particolarmente incantevole al tramonto. Anche una gita in barca è caldamente consigliata perché consente di fare un tour alternativo e panoramico dei piccoli borghi affacciati sul bacino lacustre.

Montefiascone

Da Bolsena è possibile fare delle escursioni e brevi visite nei borghi limitrofi di Marta, Capodimonte e soprattutto Montefiascone. Questo piccolo centro risale all’epoca etrusca, della quale sono state ritrovate numerose testimonianze, e soltanto successivamente passò in mano romana. Durante il medioevo, Montefiascone fu annessa ai territori del papato e cominciò la costruzione della Rocca dei Papi (una delle più significative attrazioni del luogo) e della Cattedrale di Sante Margherita.

Da un punto di vista enogastronomico, Montefiascone è famosa per la Fiera del Vino, un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino che si tiene ogni anno tra luglio e agosto. Oltre alla Fiera del Vino, eventi da non perdere sono la Sagra della Ciambella all’anice e la Fiera dei Canestri, entrambe organizzate in onore di San Bartolomeo.

Gradoli

Un altro piccolo centro che merita una visita è Gradoli, il cui centro storico si snoda attorno a Palazzo Farnese, maestoso edifico cinquecentesco, che si erge a guardia del borgo. Questo palazzo si caratterizza per delle stanze elegantemente affrescate, dove attualmente è allestito il Museo del Costume Farnesiano, che conserva un’affascinante collezione di abiti d’epoca, armi ed utensili.

Civita di Bagnoregio

Un weekend a Bolsena e dintorni non può non comprendere una visita a Civita di Bagnoregio, a circa 26 km a est del lago di Bolsena. Questo borgo è uno dei più affascinanti e scenografici d’Italia perché immerso in un paesaggio surreale, sul cucuzzolo di uno sperone di tufo circondato dalla Valle dei Calanchi, sempre in provincia di Viterbo. Per via dei frequenti terremoti che hanno tormentato questo territorio nei secoli, questo borgo sta lentamente e inesorabilmente trascinandosi a valle: proprio per questo motivo, Civita di Bagnoregio è chiamata anche “La Città che muore”.

Le persone che vivono in questo borgo sono circa otto e per raggiungerlo l’unica via disponibile è un ponte in cemento armato, che i residenti possono percorrere in auto mentre i turisti soltanto a piedi. Dopo averlo percorso, si entra nel borgo attraverso la Porta Santa Maria che dà sulla piazzetta: qui si possono ammirare edifici signorili e casette colorate più basse e modeste.

Prima di lasciare Civita di Bagnoregio, non si può non ammirare l’incantevole panorama dal Belvedere della Grotta di San Bonaventura.

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