Kanazawa

13 Settembre 2015

Un viaggio tra le dimore dei samurai e le antiche case del piacere

Kanazawa è una delle poche città del Giappone sfuggita alle devastanti aggressioni della seconda guerra mondiale e, anche per questo, conserva un centro storico ricco di testimonianze del passato. Percorrendone le strade e visitandone il castello, le case signorili e gli antichi quartieri del piacere, ci si tuffa nella lontana realtà feudale, quando la città, situata nel cuore di una vasta area di risaie, era controllata e dominata dalla dinastia Maeda.

Una delle imperdibili attrazioni della città è Kenroku-en, il giardino più grande del Giappone, la cui sistemazione risale al 1676 su ordine del signore del vicino castello di Kanazawa, di cui sono rimasti i giardini, la porta monumentale ed i bastioni e di cui pertanto è possibile vedere solo le fedeli riproduzioni.

I giardini vantano un’estensione di circa dieci ettari ed ospitano alberi, stagni, cascate, sentieri, splendide piante ed innumerevoli fiori; non mancano una casa da the ed una villa del XIX sec. Uno spettacolo della natura che colloca i giardini al terzo posto nella classifica dei più belli del Paese.

Quartieri caratteristici di Kanazawa sono il quartiere di Higashi-Chaya e quello di Nagamachi. Nel quartiere del piacere di Higashi-Chaya grate di legno lavorato incorniciano le numerose case da thè. Le stradine sono fiancheggiate da case di geisha con finestre in listelli di legno e grandi porte. Praticamente intatta è l’antica Casa di Ochya Shima, che può essere visitata e dove, in giorni ed orari stabiliti, è possibile assistere a spettacoli di musica dal vivo e di danza tradizionale di geisha.

L’antico quartiere dei samurai di Nagamachi con i suoi canali fluenti, le sinuose strade di ciottoli e le antiche case di fango, ha conservato intatta l’atmosfera tradizionale delle residenze dei samurai (bukeyashiki). La semplicità che si svela nelle vie del luogo cela dimore di lusso. Irrinunciabile la visita alla residenza di Nomura, per tuffarsi nella vita dei signori del Giappone tradizionale.

Kanazawa è anche un piccolo regno dell’artigianato artistico; il nome significa Palude d’Oro e la città produce il 90 per cento delle foglie oro giapponesi, che vengono reimpiegate negli oggetti di artigianato locale e persino in cucina, utilizzate nel the come antidoto contro i reumatismi. Raffinate realizzazioni possono essere ammirate nel Museo Yasue della Foglia d’Oro, dove sono custoditi altari buddhisti, paraventi e ceramiche. Altri illustri esempi di artigianato tradizionale sono i kimono di seta Kaga-Yuzen, le lacche Wajima e le ceramiche di Kutani e Ohi.

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